Il piatto che rappresenta al meglio l’Italia? La risposta è univoca: gli spaghetti al pomodoro. A pochi giorni dall’inaugurazione di Expo Milano 2015, che sarà incentrata sul diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra, si discute su quale sia la ricetta simbolo del nostro paese.
Il tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il pianeta, energia per la vita” ha fornito spunti di riflessione interessanti per affrontare il dibattito globale sull’alimentazione. Il rinomato chef Gualtiero Marchesi, ambassador di Expo 2015, ha scelto il grano come emblema e la pasta come simbolo della cucina italiana: “La pasta è il nostro patrimonio più importante. E credo che gli spaghetti la rappresentino al massimo. Dobbiamo imparare a rispettarla di più: solitamente la si distrugge con tanti ingredienti, con tante salse e paciughi terrificanti”. E conclude: “la pasta per me rappresenta la semplicità, una semplicità che non esclude l’eleganza, anzi la sposa come nel caso degli spaghetti caviale ed erba cipollina. In questo caso, sono proprio gli spaghetti ad esaltare il caviale, non il contrario”.
Anche Joe Bastianich, il giudice di Masterchef e uno dei volti di ambassador per Expo Milano 2015, li ha eletti pietanza ufficiale per rappresentare l’Expo 2015 dichiarando: “Spaghetti al pomodoro, la ricetta più semplice, bella e buona, come me”. Una scelta ampiamente condivisa da Aidepi, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, che ha recentemente svolto un sondaggio in collaborazione con Doxa. Il 67% degli Italiani preferisce gli spaghetti a qualsiasi altra tipologia di pasta, mentre il sugo di pomodoro batte ogni altro condimento con il 28% delle preferenze.
La decisione sembra essere stata presa: gli spaghetti al pomodoro sono il vero “tesoro” dell’Italia. Una ricetta simbolo in equilibrio tra gusto e salute, tradizione e modernità, complice della costruzione del mito alimentare Made in Italy. Il piatto ‘perfetto’ per rappresentarci in questo evento internazionale proprio perché semplice, iconico ed evocativo nei suoi colori e nella sua genuinità.