Un piatto di pasta è senz’altro una delle pietanze che gli italiani preferiscono: gustoso, saziante e facile da preparare. Ma è vero che deve essere considerato un alimento ipercalorico non indicato per un regime alimentare dimagrante? Scopriamo insieme quante calorie ha la pasta.
Partiamo dal presupposto che la normativa vigente in Italia prevede che per realizzare la pasta secca debbano essere utilizzati esclusivamente la semola di grano duro, l’acqua e una dose di sale massima pari al 4% del prodotto finito. Ciò significa che, a prescindere dalla casa produttrice, l’apporto calorico della pasta è sempre il medesimo. La domanda “quante calorie ha la pasta?” avrà dunque una risposta univoca: la pasta secca ha circa 360 calorie ogni 100 grammi. In effetti l’apporto calorico è dovuto non tanto alla presenza di grassi quanto, piuttosto, di carboidrati che rappresentano circa l’80% del totale.
Naturalmente alle 360 calorie della pasta secca vanno aggiunte quelle del sugo con cui essa sarà condita. Nell’insieme, ne consegue, si avrà un piatto completo, sano ed equilibrato, fermo restando che non si ecceda con i condimenti troppo grassi.
Quante calorie ha la pasta condita?
Come accennato nel precedente paragrafo, l’apporto calorico e i valori nutrizionali di un piatto di pasta mutano in base al condimento prescelto. Cosa ben diversa, infatti, è mangiare 80 grammi di pasta alla carbonara, dal mangiare la stessa quantità di pasta condita con burro e una spolverata di parmigiano. Nel primo caso le calorie si aggirano intorno alle 580, mentre nel secondo le calorie sono circa 390. È bene, dunque, alternare differenti ricette con la pasta e variare in maniera sana ed equilibrata il programma alimentare: alla pasta con vari condimenti, è possibile avvicendare le verdure, il pesce, la carne, la frutta fresca e i legumi.
Contestualmente si sconsiglia di utilizzare i sughi pronti in quanto sono assai più calorici rispetto alle preparazioni home made. Il pesto di basilico alla genovese, ad esempio, trasforma il vostro piatto di pasta in una pietanza ipercalorica, a differenza di quello realizzato in casa che, al contrario, è possibile rendere molto più leggero e salutare. D’altra parte è anche opportuno non andare oltre i canonici 80-90 grammi di pasta per porzione, se si desidera mantenere il peso forma e tutelare la propria salute.
La pasta è la regina della dieta mediterranea
La pasta può essere considerata a buon diritto la regina della Dieta mediterranea, che è senz’altro uno dei regimi alimentari più completi e salutari; non a caso nel 2010 essa è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
La dieta mediterranea, lo ricordiamo, prevede che l’assunzione di pasta debba essere tale da garantire più della metà del fabbisogno energetico quotidiano. I nutrizionisti favorevoli a questo regime alimentare, infatti, ritengono che essa costituisca la principale fonte energetica dell’organismo e che la sua assenza dal regime dietetico determinerebbe l’insorgenza di cefalee, un surplus di lavoro a carico dei reni e problemi di memoria. Ma il benessere non è solo di tipo fisico, la pasta, infatti, è anche in grado di favorire il buonumore. Essa infatti contiene una sostanza denominata triptofano, in grado di favorire la produzione da parte dell’organismo dell’ormone della felicità, ovvero la serotonina.