La pasta alla gricia è una delle ricette romane più gustose e veloci da preparare. Antenata della pasta all’amatriciana – spesso chiamata, infatti, “amatriciana bianca” – prevede pochissimi ingredienti e non ammette alcuna variazione.
La pasta alla gricia è un piatto molto semplice e nasce, infatti, come pasto povero. Precorritrice dell’amatriciana, è una diretta discendente della cacio e pepe. Pare infatti che, quando i pastori si spostavano da un posto all’altro, portassero con sé pasta, pecorino e pepe – gli ingredienti della cacio e pepe. Quando avevano da poco soppresso un maiale, potevano aggiungere strutto e guanciale ai loro zaini ed ai loro pasti veloci, dando vita alla ricetta che tutti conosciamo come gricia.
Come preparare la pasta alla gricia
La ricetta della gricia prevede pochi ingredienti e passaggi. Per prepararla, vi basterà ridurre il guanciale in listarelle, rosolarlo da solo o con dello strutto. Contemporaneamente, grattugiate il pecorino romano in una bastardella o in un altro recipiente capiente e conditelo con una manciata di pepe nero. Per ottimizzare i tempi potete già preparare la pasta, stando attenti a cucinarla al dente. Quando sarà arrivata a cottura, alzatela ed unitela agli altri ingredienti direttamente nella bastardella, mescolando bene. Se la consistenza non vi soddisfa, potete aggiungere un mestolo di acqua di cottura e/o un’ulteriore spolverata di pecorino.
Come non preparare la pasta alla gricia
La pasta alla gricia è un piatto semplice, ma non ammette variazioni. Di seguito troverete elencati gli errori più comuni nella preparazione di quest’antica ricetta e il perché è bene tenersi alla larga dagli stessi.
- Scegliere la pasta a caso
Alcune persone provano ad utilizzare la pasta fresca per la preparazione della gricia e non c’è nulla di più sbagliato. Scegliete sempre la pasta di semola di grano duro, in un formato non troppo piccolo, prediligendo rigatoni e spaghetti. - Scegliere salumi a caso
Se avete deciso di preparare la gricia e state pensando di utilizzare speck o prosciutto al posto del guanciale, ripensateci! La pancetta a dadini è un’alternativa passabile, ma essenzialmente, se non avete a disposizione dell’ottimo guanciale, cambiate menù. - Dare spazio alla creatività
La gricia va preparata così com’è. Ben venga l’idea di utilizzarla come spunto per altre preparazioni, ma evitate di dare alle stesse l’appellativo di “gricia”. - Usare un formaggio qualsiasi
Molte persone preferiscono il sapore del parmigiano a quello del formaggio di pecora, altre prediligono i mix di formaggi grattugiati, alcune si avvalgono della panna. Tuttavia, non otterrete mai il sapore della vera gricia se non utilizzerete del pecorino romano. - Utilizzare il peperoncino
Per quanto sia un pasto semplice, la gricia ha un sapore molto deciso grazie al guanciale e al pecorino. Il peperoncino andrebbe ad alterarne il gusto quindi, se non avete del pepe nero, non speziate a caso: meglio senza spezie che con quelle sbagliate. - Le pentole sbagliate
Quando dovete preparare il guanciale, evitate assolutamente di cuocerlo in pentole a pressione o tegami scelti a caso. Se volete renderlo croccante, senza perderne la morbidezza e il gusto, dovete cuocerlo esclusivamente in una padella di ferro. - Scuocere e scolare la pasta
La pasta per la gricia non va scolata, ma portata ad una cottura al dente e alzata: l’acqua di cottura vi servirà ad amalgamare meglio gli ingredienti quando andrete ad unirli con la pasta. - Mantecare sul fuoco
Condimento e pasta vanno mescolati esclusivamente a freddo. Mantecarli sul fuoco è accettabile, ma si rischia di perderne la cremosità e di lasciare il 50% del condimento attaccato alla padella.